Il nuovo museo Beniamino Gigli a Recanati

Si inaugura sabato 6 aprile, alle ore 16.30, il nuovo museo Beniamino Gigli, ospitato nella Sala dei Trenta del Teatro Persiani di Recanati. Con un percorso cronologico e tematico, il museo ripercorre la vita e la straordinaria e lunga carriera del grande tenore lirico, magistrale interprete del bel canto italiano, da molti ritenuto l’erede del grande Enrico Caruso.

Recanati, suo paese natale da cui Beniamino partì giovanissimo, ma a cui è stato legato per tutta la vita, restituisce così ad uno dei suoi figli più celebri il giusto riconoscimento. Nato nel 1961 in virtù della generosa donazione degli eredi di Gigli, e in particolare della figlia Rina, che hanno messo a disposizione numerosi costumi di scena, oggetti, cimeli, fotografie, lettere e documenti appartenuti al cantante, il museo è stato completamente rinnovato grazie ad un finanziamento ottenuto dal Comune sui fondi PNRR per l’abbattimento delle barriere architettoniche cognitive e sensoriali.

Il nuovo allestimento non è una semplice, seppure preziosa, esposizione di cimeli, ma un percorso fortemente interattivo, dotato di postazioni e installazioni video, musicali e cinematografiche, arricchito dagli scenografici costumi di scena delle sue interpretazioni più famose.

Uu museo per tutti

Tratto distintivo del nuovo allestimento è l’accessibilità: il Museo che si va ad inaugurare vuole rivolgersi a un pubblico eterogeneo, un museo per tutti. Un museo per i cittadini di Recanati che potranno così approfondire la conoscenza del loro concittadino, scoprendone, oltre agli indiscutibili meriti artistici, gli aspetti più umani e il fortissimo legame che, durante tutta la sua carriera e nonostante la sua frenetica attività, ha intrattenuto con i suoi luoghi d’origine e la sua gente, non mancando di elargire ai meno fortunati una parte cospicua della ricchezza che il successo gli aveva portato.

Un museo per i turisti che affollano Recanati sulle orme di Giacomo Leopardi, ma che forse non sanno che il paese ha dato i natali anche al grande tenore e alla sua voce anch’essa, a suo modo, evocatrice di poesia. Un museo per gli appassionati della musica lirica, ma anche per i neofiti, che potranno rivivere la carriera di Gigli attraverso la storia della sua folgorante carriera, i costumi di scena delle opere che ha più amato, risentirne la voce nell’ampia selezione delle più celebri arie d’opera e delle canzoni popolari, rivederlo nelle apparizioni cinematografiche in cui, certo, come attore non dà il meglio di sé, ma che contribuirono ad alleviare le sofferenze degli Italiani negli anni di guerra e del dopoguerra ed avvicinarono al bel canto un pubblico che mai si sarebbe avvicinato ad un teatro. E, soprattutto, un museo aperto a tutti i visitatori.

Un museo progettato per abbattere le barriere architettoniche, cognitive e sensoriali, in cui anche gli utenti con disabilità visive potranno effettuare la propria visita in autonomia grazie alla segnaletica tattile-plantare e ai sussidi permanenti, tra cui opere per l’esplorazione tattile, planimetrie e didascalie accessibili.

Info utili

L’ingresso al Museo della Musica & Beniamino Gigli è presso uno degli ingressi del teatro, in via Cavour, a ridosso della centralissima Piazza Giacomo Leopardi, nel cuore del centro storico di Recanati. Chi ha problemi di deambulazione troverà, nei pressi del teatro, parcheggi per autoveicoli abilitati al trasporto delle persone con disabilità.

Sabato 6 aprile non sarà attiva la ZTL e sono stati riservati per gli ospiti i parcheggi collocati nel piazzale B. Gigli che si trova in prossimità dell’ingresso del museo. Per ulteriori informazioni è possibile contattare la Polizia Locale al numero 071 982450.

Il centro storico ha una pavimentazione a sanpietrini, comunque accessibile alle sedie a ruote. Internamente al Museo è possibile invece accedere a tutte le sale grazie alla presenza di ascensore e montascale. Per poter accedere al Museo Beniamino Gigli è necessario raggiungere il secondo piano del Museo della Musica.

I bagni, accessibili, si trovano al terzo piano del Museo della Musica. Tutti i Musei Civici della città sono Pet Friendly, è quindi consentito l’ingresso ai cani guida.

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