“Il vero riconosce il vero”: Lucia Leuci e l’arte che narra il valore della memoria a Fermo

Domenica 1° dicembre 2024, alle ore 17:30, negli spazi suggestivi dei resti della chiesa di San Martino, all’interno di Palazzo dei Priori in Piazza del Popolo a Fermo, inaugura la mostra personale di Lucia Leuci “Il vero riconosce il vero”, a cura di Matilde Galletti. L’esposizione, patrocinata da Fondazione Marche Cultura, propone un intenso dialogo tra arte, memoria e identità. La mostra sarà visitabile fino al 31 gennaio 2025.

La mostra personale Il vero riconosce il vero di Lucia Leuci prende spunto da un episodio poco noto della storia di Fermo: un evento specifico e raramente ricordato, specialmente in ambito locale, che riguarda la sconfitta delle truppe fermane in una battaglia tra Fermo e San Ginesio del 1377. La leggenda racconta che, quando i fermani tentarono di attaccare il borgo di San Ginesio durante la notte, fu una giovane donna, una panettiera sveglia e immersa nel suo lavoro, a lanciare l’allarme con le sue grida.

L’idea di partire da una dimensione di sconfitta, anziché esaltare sempre vittorie, conquiste, onori e allori di una città, può offrire un’opportunità preziosa per riflettere sulla complessità della Storia e ricordare che non è fatta solo di trionfi, ma anche di momenti difficili e di cadute, che hanno contribuito a plasmare l’identità dei luoghi in cui viviamo. Non solo. Per Lucia Leuci, l’interesse è stato sicuramente stimolato dalla perifericità di questo episodio, dalla posizione marginale della protagonista e dalla presenza del pane, un alimento per lei ancestrale e ricorrente in molte delle sue opere e progetti.

La figura scelta dall’artista come punto di partenza per le installazioni in mostra è una donna storica, sebbene poco conosciuta. Una sorta di “piccola Fornarina”, meno conturbante di quella di Raffaello, ma altrettanto affascinante nella sua autenticità. È una panettiera, una fornaia di provincia, che con il suo grido di allarme ha salvato il proprio paese. Da un episodio quasi dimenticato della storia cittadina emerge la determinazione della figura femminile, che Lucia Leuci ritiene dotata di carattere e una forza d’animo che, secondo lei, non sempre spetta al maschile. Questo immaginario rappresenta il cuore dell’intervento progettato dall’artista, che si intreccia con aspetti legati al contesto storico e architettonico della città, come le sue strade: antiche, consumate, percorse e sporche, ma ricche di formalismi che l’artista ha saputo tradurre in immagini.

L’osservazione della marginalità, intesa nei suoi aspetti storici, sociali e architettonico-urbanistici, è stata spesso utilizzata dall’artista per sviluppare progetti intensamente visionari. Elementi della quotidianità, apparentemente semplici e facilmente trascurabili, vengono trasformati in figure e paesaggi carichi di forte tensione emotiva.
Il vero riconosce il vero è una citazione attinta dal mondo del rap, che richiama un ethos radicato nel linguaggio della strada e nella cultura urbana, ponendolo come chiave di lettura per l’intera esposizione. Questo titolo incarna, quindi, il principio secondo cui solo chi è autentico può davvero comprendere e apprezzare l’autenticità degli altri: un messaggio che trova risonanza anche nelle dinamiche culturali e artistiche contemporanee.

La mostra sarà allestita negli spazi ancora accessibili dell’antica chiesa di San Martino, un edificio del XII secolo che un tempo dava il nome all’omonima Piazza del Popolo. I suoi resti sono conservati all’interno di Palazzo dei Priori, costruito sopra la chiesa alla fine del XIII secolo.

Il progetto Karussell_arte contemporanea gode del patrocinio e contributo del Comune di Fermo, del patrocinio della Fondazione Marche Cultura e Fondazione Italia Patria della Bellezza.

L’ARTISTA

Lucia Leuci è un’artista visiva che vive e lavora a Milano. La sua pratica si articola attraverso disegno, pittura, scultura e installazione, considerate come espressioni primarie e istintive, riflessioni archetipiche che trascendono la scelta individuale. L’atto performativo, nella sua opera, diviene un’oscillazione tra manualità intima e socialità collettiva, quest’ultima intesa come condivisione e trasmissione di saperi e azioni. Attraverso l’accostamento di elementi in contrasto, spesso scelti per le loro risonanze emotive con dettagli minuti, e la ricerca di materiali sia artificiali che organici, Leuci esplora i temi della maternità, dell’identità “creola” contemporanea e del rapporto con l’ambiente.
Il suo lavoro riflette infatti su come il paesaggio, sia naturale sia urbano, influenzi le relazioni umane e i processi creativi. Con una sensibilità verso i materiali sostenibili e il recupero di elementi di scarto, Leuci indaga la fragilità del rapporto tra uomo e ambiente, invitando a una riflessione sull’impatto ecologico dell’attività artistica. I materiali diventano, così, simboli di una tensione tra artificiale e naturale, rievocando sia la vulnerabilità dell’ecosistema sia il desiderio di riavvicinamento alla terra.
L’opera di Leuci analizza anche una società in cui classi sociali e nazionalità si dissolvono in un’estetica omogenea, priva di identità precisa, una visione della vita segnata dalla standardizzazione e dalla contrazione economica. Gli oggetti divengono quindi pretesti per evocare categorie politiche, sociali e sentimentali, aprendo spazi di riflessione su una convivenza più rispettosa dell’ambiente. La vicinanza e il dialogo tra gli elementi sono scelti con cura creativa, mentre proporzioni e ritmo si caricano di potenzialità espressive, divenendo strumenti per comunicare il significato profondo della sua ricerca artistica.

Tra le mostre personali recenti: “Anonymous Encounters” in dialogo con Dorota Gawęda & Eglė Kulbokaitė, eastcontemporary, Milano (2022); “La ragazza di città” in dialogo con Carol Rama, Tempesta gallery, Milano (2020); “Prendersi cura” a cura di Christina Gigliotti, Polansky Gallery, Praga; “Family Drawings” in collaborazione con Zoë De Luca, Unit110, Chinatown/New York (2018); “Materia prima” Fondazione Adolfo Pini, Milano (2017); “Mamme cattive, bambini creoli”, TILE Project Space, Milano

Lucia Leuci
IL VERO RICONOSCE IL VERO
A cura di Matilde Galletti
01.12.2024 – 31.01.2025
Resti della chiesa di San Martino
Palazzo dei Priori, Piazza del Popolo, Fermo
Inaugurazione: domenica 01 dicembre 2024, ore 17.30

Sarà possibile visitare la mostra, su prenotazione, ogni domenica alle ore 17.30
Info e prenotazioni: karussell.artecontemporanea@gmail.com
Tel.: +39 320 0280302
IG: karussell__
FB: Karussell.artecontemporanea
www.karussell.it

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