03.11.2023

La Fondazione Fedrigoni Fabriano, fra storia e innovazione

In visita alla Fondazione Fedrigoni Fabriano, per conoscere il suo prezioso archivio storico e l’immenso patrimonio documentale in esso conservato, ma anche gli innovativi progetti di digitalizzazione in corso e i prossimi eventi in programma. Venerdì 10 novembre alle 17.30, nei locali del Supermercato delle Cartiere Miliani, sarà inaugurata “FABER. Un’Opera per le Cartiere di Fabriano” con la regia di Luisa Eugeni, un’opera multimediale incentrata sui gesti del “fare carta”.

Domenica 29 ottobre il Presidente della Fondazione Marche Cultura, Avv. Andrea Agostini, ha visitato insieme all’Assessore alla Cultura della Regione Marche Chiara Biondi e alla Soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio per le Province di Ancona e Pesaro e Urbino arch. Cecilia Carlorosi, il suggestivo complesso storico delle Cartiere Miliani Fabriano, spazio in cui ha sede la Fondazione Fedrigoni Fabriano. Guidati dalla Coordinatrice della Fondazione Livia Faggioni, la visita ha permesso di conoscere la storia, il patrimonio storico, l’Archivio delle Cartiere Miliani Fabriano, il primo “archivio d’impresa” in Italia dichiarato di “notevole interesse storico” il 20 luglio 1964 e il Deposito dei beni storici cartari con oltre 10.000 strumenti per la fabbricazione della carta a mano e a macchina datati dalla fine del 1700 dichiarato “d’interesse culturale” il 30 maggio 2018.

Storia e modernità, passato e futuro, cultura ed impresa. Visitare la Fondazione Fedrigoni Fabriano è un’esperienza che colpisce – ha commentato il Presidente della Fondazione Marche Cultura, Avv. Andrea Agostiniperché apre ad un patrimonio unico ed enorme, che custodisce e racconta, attraverso un archivio dal valore inestimabile, la storia dell’industria cartiera fabrianese, conosciuta e riconosciuta nel mondo. Un grande plauso a chi ha cura di questo patrimonio in movimento, da anni precursore nella strada della digitalizzazione e che ora si affaccia a nuovi progetti, con l’inaugurazione dell’opera multimediale in programma tra qualche giorno.

La Fondazione Fedrigoni Fabriano

Dedicata ad uno dei più tenaci ed illuminati imprenditori del comparto cartario italiano ed internazionale, Gianfranco Fedrigoni, la Fondazione Fedrigoni Fabriano nasce nel 2011 per iniziativa della Fedrigoni  S.p.A. che acquisisce nel 2002 le storiche Cartiere Miliani Fabriano ed il suo prezioso patrimonio cartario, con lo scopo di conservarlo e valorizzarlo, di promuovere gli studi di storia della carta e della filigranologia e sostenere lo sviluppo e la divulgazione delle scienze cartarie, tutelando i beni storici, archeologici e archivistici dell’industria cartaria e la tradizione delle tecniche medioevali.

La Fondazione ha sede nel suggestivo complesso delle storiche Cartiere Miliani a Fabriano, la città della carta per antonomasia, che vanta il primato di aver prodotto e commercializzato carta in tutto il mondo per otto secoli senza interruzioni.

L’importante patrimonio di beni archivistici, storici ed archeologici delle Cartiere Miliani Fabriano, tutelato e gestito dalla Fondazione Fedrigoni Fabriano, comprende l’Archivio delle Cartiere Miliani Fabriano, primo archivio d’impresa in Italia, dichiarato di notevole interesse storico nel 1964. Con oltre 500 metri lineari tra beni archivistici e librari, l’archivio raccoglie tutti i documenti relativi all’attività della cartiera a partire dalla fondazione nel 1782, tra cui i registri copia lettere, in cui venivano copiate le lettere spedite ai clienti e ai fornitori della cartiera, che testimoniano l’utilizzo della carta di Fabriano da parte di grandi personaggi storici, come Antonio Canova e Mondaldo Leopardi. Ci sono inoltre fotografie storiche, una biblioteca di ben 3.000 volumi dedicati alla storia della carta e una collezione di 1.500 filigrane, aspetto per cui la città di Fabriano è nota già dal XIII secolo.

Dal 2016 fa parte dell’Archivio anche la collezione delle 2.212 “carte antiche fabrianesi” raccolte dal filigranologo Augusto Zonghi e datate dal 1267 al 1798, che insieme alla raccolta di filigrane dell’Archivio delle Cartiere Miliani costituisce il Corpus Chartarum Fabriano (CCF), accessibile agli studiosi gratuitamente in forma digitale avanzata.

La visita si è conclusa nel deposito di circa 1.000 metri quadri che conserva i Beni Storici Cartari (BSC), dove sono esposti parte dei 10.000 strumenti per la fabbricazione della carta a mano e a macchina, in tondo e piana, ereditati dalle Cartiere Miliani, alcuni dei quali tuttora utilizzati per la produzione carta, datati dalla fine del 700 ad oggi. Si tratta di un patrimonio per quantità unico al mondo nel settore cartario, che testimonia la lunga tradizione cartaria fabrianese, e tramite questi strumenti è stato possibile ricostruire le grandi aziende che hanno commissionato a Fabriano la produzione di carta, come Olivetti, Fiat, Pirelli, il Liquore Strega e altri grandi marchi del made in Italy e non solo.

Felice di aver visitato questo bene architettonico – ha dichiarato la Soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio per le Province di Ancona e Pesaro e Urbino arch. Cecilia Carlorosiche contiene uno straordinario archivio ed un prezioso patrimonio di cultura materiale e tecnica, che ha la radice della prestigiosa produzione cartaria odierna.

I progetti di digitalizzazione della Fondazione Fedrigoni Fabriano

La Fondazione ha messo in atto diversi progetti di trasformazione digitale dell’archivio: da subito è stato digitalizzato il patrimonio fotografico storico (dal 1971), reso disponibile sul sito in un’area riservata ad accesso gratuito.

È stato inoltre intrapreso un enorme progetto, attualmente in corso, di digitalizzazione di filigrane fabrianese, il CORPUS CARTARUM FABRIANO, un catalogo di record relativi a carte occidentali, filigranate e non, fabbricate a Fabriano dalla fine del XIII secolo ai giorni nostri. Il progetto ha previsto la creazione di uno speciale configuratore, un sistema molto avanzato che permette agli utenti di studiare le carte antiche fabrianesi direttamente online come se le avessero sotto mano, di visionarle in scala 1:1 e analizzare anche la filigrana, ruotare il documento e misurare da punto a punto, sia in cm che in inch, per rispondere alle esigenze dei molti studiosi anche stranieri, essendo la carta di Fabriano conservata negli archivi di tutto il mondo. Uno strumento all’avanguardia presentato anche nel 2021 a oltre 300 studiosi della carta in occasione del 35° Congresso biennale internazionale degli storici della carta, promosso dall’International Paper Historians in collaborazione con la The Library of Congress, la National Gallery of Art e la National Archives and Record Administration di Washington.

Inoltre si sta procedendo alla trasposizione in digitale della Biblioteca, connessa all’archivio del Sistema bibliotecario nazionale e in particolare a quello della Regione Marche. Un impegno quindi, quello relativo alla digitalizzazione, che la Fondazione Fedrigoni Fabriano sta portando avanti su più fronti, a conferma della sua posizione di istituto all’avanguardia nel settore cartario, fra storia e innovazione.

In scena i gesti del “fare carta”

Venerdì 10 novembre alle 17.30, nei locali del Supermercato delle Cartiere Miliani, sarà inaugurata “FABER. Un’Opera per le Cartiere di Fabriano” con la regia di Luisa Eugeni, promossa dalla Fondazione Fedrigoni Fabriano in collaborazione con la cartiera FABRIANO.
Si tratta di un’opera multimediale incentrata sui gesti del “fare carta”, dai più antichi a quelli che ancora sopravvivono, concepita dall’artista visiva Luisa Eugeni durante la Residenza d’Artista 2023, il progetto pensato per ospitare creativi e artisti, che ogni giorno usano, interpretano e sperimentano ogni genere di carta, nei territori in cui ha avuto origine la plurisecolare tradizione cartaria, come esperienza immersiva e d’ispirazione per le loro opere.

Una performance live tra installazioni video multi-canale, danza, musica e canto lirico e sullo sfondo gli ambienti dismessi delle cartiere storiche dislocati digitalmente nelle stanze dell’esposizione, che tornano idealmente ad accogliere il ciclo di produzione. L’artista ha fissato in un video i gesti del “fare carta”, dalla gestualità ripetitiva del mastro cartaio che immerge la forma nel tino per produrre un foglio di carta a mano, alla contatrice che conta ripetutamente i fogli a cinque a cinque o a ventaglio, mettendo in scena un’inedita danza di braccia, mani e dita gettando così le basi per una performance live, un’opera sperimentale in collaborazione con performer, musicisti e i cantanti dell´Orchestra Lirica Umbra.

L’Opera potrà essere ammirata per due weekend consecutivi , 11-12 e il 18-19 novembre in occasione della XXII Settimana della Cultura d’Impresa, l’evento nazionale promosso da Confindustria e MUSEIMPRESA. che porterà i visitatori alla scoperta dell’immenso patrimonio culturale custodito all’interno dei musei e degli archivi di grandi, medie e piccole imprese italiane. Il tema di quest’anno è appunto “La persona al centro dello sviluppo sostenibile. L’anima dell’impresa consapevole”, dove l’uomo è al centro delle dinamiche produttive, come è al centro il “gesto del lavoro” che grazie ai performer diventa arte.

Con quest’Opera si riaccendono le sale del Supermercato delle Cartiere (meglio conosciuto come “spaccio”), lo spazio inaugurato lo scorso anno dalla Fondazione che si aggiunge al Fabriano Paper Pavilion, realizzato nel 2019 per il XIII Meeting Creative Cities UNESCO e visitabile negli stessi giorni su prenotazione.

Per maggiori informazioni e prenotazioni:
Tel. 0732 702502 | info@fondazionefedrigoni.it
www.fondazionefedrigoni.it

Le immagini nell’articolo sono gentilmente concesse dalla Fondazione Fedrigoni Fabriano

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