Patrimonio in rete: l’esperienza del Sistema Museale Piceno

Si è svolto sabato 30 settembre nella splendida cornice del Teatro Serpente Aureo di Offida il Convegno dedicato al Sistema Museale Piceno e a sfide e opportunità della messa in rete del patrimonio museale locale. Patrocinato da Icom Italia e del Comune di Offida, il convegno è stato organizzato sotto l’egida della Regione Marche e del Coordinamento Regionale di ICOM Marche.

Nato nel 2016 da un’idea del Bim Tronto, ha spiegato Luigi Contisciani presidente dell’ente capofila, “il Sistema Museale Piceno conta 77 tra Istituti e luoghi della cultura tutti nella provincia di Ascoli Piceno e dal 2023 è dotato della figura professionale del Direttore di Rete”, figura che ha l’obiettivo di accompagnare i musei dell’aggregazione nel percorso di adeguamento ai livelli uniformi di qualità per l’accreditamento della rete al Sistema Museale Nazionale.

Chiara Biondi, Assessore alla Cultura della Regione Marche, ha introdotto parlando delle 7 reti museali costituite con bando regionale come “strumenti a sostegno del nostro patrimonio culturale regionale, per la conservazione e la valorizzazione dei beni culturali materiali, la tutela della nostra storia, dei valori, delle tradizioni e delle usanze che ci contraddistinguono. L’obiettivo è quello di far emergere con forza tutte le realtà culturali del territorio, caratterizzato da una frammentarietà che deve essere vinta attraverso la promozione integrata dei luoghi della cultura.”

L’iniziativa, ha spiegato Daniela Tisi, dirigente del Settore Beni e Attività Culturali della Regione Marche, è inserita nel contesto del bando innovativo della Regione dedicato alle aggregazioni, che ha previsto l’impiego di profili altamente qualificati e innovativi: 7 direttori di rete per le 7 aggregazioni culturali, una delle quali è proprio il Sistema Museale Piceno che in questo convegno presenta la sua attività sul territorio.

Territorio, comunità e patrimonio

Territorio, comunità e patrimonio sono i 3 concetti cardine che la direttrice del Sistema Museale Piceno Concetta Ferrara sottolinea, citando la definizione che lo storico dell’arte André Chastel da del patrimonio culturale italiano: un “Triplice museo naturale”.

“Dalle collezioni dei singoli musei passando per i contenitori, che spesso sono edifici storici, fino ad arrivare al paesaggio culturale e a tutto quello che al paesaggio si collega: storia, stratificazioni e produzioni agroalimentari. Il concetto di comunità alla base del Sistema Museale Piceno prende a riferimento l’idea di patrimonio culturale della Convenzione di Faro, che sposta l’attenzione dal monumento alle persone e parla di comunità di eredità. E poi la valorizzazione del Patrimonio culturale anche immateriale, eventi, feste e tradizioni del territorio, come espressione dell’identità culturale locale.”

Uno tra i primi accordi tra una rete locale e l’ICPI del Ministero della Cultura

Nel 2021 la rete del Sistema Museale Piceno ha firmato un protocollo d’intesa con l’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale del Ministero della Cultura.

“Il patrimonio culturale immateriale è un patrimonio vivente, contemporaneo, che si rinnova costantemente e che si trasmette di generazione in generazione, se questa trasmissione dovesse interrompersi quel patrimonio scomparirebbe, da qui l’importanza della rete come strumento di salvaguardia.”

Leandro Ventura, direttore dell’ICPI ha parlato di come le aggregazioni consentono la crescita dei soggetti che ne fanno parte in termini di qualità dell’offerta ma anche in termini di salvaguardia.

La direttrice della rete Concetta Ferrara, oltre che presentare i progetti futuri in ambito di mappatura delle professionalità, regolamenti di rete, formazione, accessibilità e inclusività, ha illustrato quanto già in opera in ottica di coordinamento, razionalizzazione delle risorse, ascolto, metodi e strategie condivisi.

Ad intervenire anche il sindaco di Offida Luigi Massa: “Far parte del Sistema Museale Piceno è una grande opportunità sia per avere risorse che autonomamente sarebbero inaccessibili sia per aprirsi ad un mondo molto più ambio di quello locale, sia a livello nazionale che internazionale.”

Durante il convegno Mara Cerquetti, professoressa dell’Università di Macerata, ha portato una riflessione sul tema della sostenibilità del patrimonio culturale locale e delle reti museali, ponendo l’accento sul tema del personale. Simona Cardinali dei Musei Civici di Jesi ha portato invece l’esperienza della Rete Museale Urbana MK (Musei di Jesi) e della Rete Museale delle Città Lottesche, rete territoriale e tematica che si estende su tutto il territorio marchigiano. Ad intervenire anche Sergio Loggi, Presidente della Provincia di Ascoli Piceno e, a conclusione del convegno, Antonella Nonnis, Coordinatore ICOM Marche, la quale ha ricordato che solo con l’impegno e lo sforzo comune si possono affrontare sfide e opportunità che il patrimonio culturale messo in rete offre.

A seguire è stata offerta a tutti i partecipanti la visita guidata al Polo Museale Palazzo De Castelotti, che comprende il Museo Archeologico “Guglielmo Allevi”, il Museo delle Tradizioni Popolari, la Pinacoteca e il Museo del Merletto a tombolo.

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