“E tuttavia è alata” di Luana Trapè: un viaggio tra Mito e Tempo al Museo Archeologico di Fermo
Il 24 agosto è stata inaugurata la mostra personale di Luana Trapè, intitolata “E tuttavia è alata”. L’artista, originaria della città di Fermo, presenta per la prima volta le sue opere nella sua terra natale, dopo aver esposto in numerosi luoghi prestigiosi a livello nazionale e internazionale, tra cui la Galleria L’Ariete e lo Studio Cavalieri a Bologna, il Palazzo Lanfranchi a Pisa, il Flash Art Museum a Trevi, il Palazzo delle Esposizioni a Roma, il Palazzo dei Diamanti a Ferrara, e la Pino Molica Gallery a Roma e New York.
La mostra, che si terrà fino all’8 settembre 2024 presso il Museo Archeologico di Fermo, situato nel Collegio Fontevecchia in Via Paccarone 36, rappresenta un’importante occasione per scoprire il lavoro di un’artista che ha saputo fondere il passato con il presente attraverso le sue sculture. Queste opere testimoniano una forte fedeltà al mito, alla preistoria, alla classicità e al medioevo, trasformando la lontananza in vicinanza. Le sculture emergono come “riapparizioni del passato”, reinventando e ricostruendo con la mente e con le mani ciò che non si vede più.
Alla presentazione ha partecipato anche l’avv. Andrea Agostini, Presidente della Fondazione Marche Cultura, che ha sottolineato l’importanza di eventi come questo per la valorizzazione del patrimonio culturale marchigiano. “Questa mostra non è solo un’occasione per ammirare opere d’arte di grande valore,” ha dichiarato Agostini, “ma rappresenta anche un ponte tra passato e presente, un’opportunità per riscoprire le nostre radici attraverso lo sguardo contemporaneo di un’artista che sa dialogare con la storia.“
Francesco Bartoli, uno dei principali studiosi di Licini, descrive il lavoro della Trapè come intriso di un “favoloso primitivismo“, popolato da mondi di ibridi e paesaggi metamorfici, che evocano le Marche incantate e le leggende delle Sibille. Elisabetta Longari, nella presentazione della mostra, ha evidenziato come il Museo Archeologico di Fermo sia il luogo perfetto per esporre le opere di Luana Trapè. Le sue sculture sembrano emergere da un abisso temporale, come se fossero tornate a noi dopo un lungo viaggio dall’oltretomba. Un esempio significativo è la formella “Nascita della mia città”, che illustra la leggenda della fondazione di Fermo attraverso l’immagine di una cicogna che si protende verso una chiesa in un paesaggio marchigiano.
Carla Di Cintio, commentando la mostra, ha sottolineato l’importanza del Museo Archeologico di Fermo non solo come luogo di conservazione, ma come spazio vivo, capace di accogliere la contemporaneità e di incentivare nuovi modi di socialità. Le opere di Luana Trapè, che restituiscono al tempo ciò che il tempo le ha dato, trovano in questo contesto il loro luogo ideale, offrendo al pubblico non solo un’esperienza estetica, ma anche emozioni e spunti di riflessione.
L’Associazione PERIFERIE di Fermo (che propone la mostra) fin dalla nascita trent’anni fa ha organizzato eventi in luoghi della città carichi di storia che si affacciavano a nuove funzioni, curando in modo particolare la relazione tra le Arti. In questo spirito ha programmato lo svolgimento – durante l’esposizione – di 4 incontri: con l’archeologa Carla di Cintio, i poeti Andrea Lanfranchi e Sandro Olimpi, il musicista Andrea Strappa, il fotografo Romano Folicaldi. Attraverso le loro voci LA CITTÀ SI RACCONTA: ognuno testimonia la sua esistenza e la sua attività artistica in essa, così come avviene per Giovanni Ercoli, Luana Trapè, e l’attore Stefano De Bernardin, che leggerà passi degli scritti in catalogo.
Incontri LA CITTÀ SI RACCONTA 27 agosto: CARLA DI CINTIO, archeologa 31 agosto: ANDREA LANFRANCHI, SANDRO OLIMPI. Poeti 3 settembre: ANDREA STRAPPA. Musicista 7 settembre: ROMANO FOLICALDI. Fotografo ore 17,30, sede della mostra LUANA TRAPÈ. E tuttavia è alata.
Luana Trapè. E tuttavia è alata. Mostra di sculture e disegni. A cura di Elisabetta Longari, docente Accademia Brera. Milano 24 agosto/8 settembre 2024 Inaugurazione sabato 24 agosto ore 17,30 MUSEO ARCHEOLOGICO presso ex Collegio Fontevecchia, Via Paccarone 36 Orari 10,30/13 – 15/19
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