“Le stanze di Altea”, la luce dopo il lockdown nel cortometraggio di Sara Reginella

Covid, salute mentale, relazioni familiari e social media al centro del cortometraggio "Le Stanze di Altea", opera prima della regista anconetana Sara Reginella che descrive le conseguenze negative che l’onda pandemica ha lasciato sulla psiche delle fasce più fragili della società.

Prodotto dalla stessa Reginella, il corto è sostenuto da Marche Film Commission – Fondazione Marche Cultura grazie al Bando di sostegno alla produzione audiovisiva 2020 – misura ORIZZONTI, una linea di finanziamento specificatamente dedicata a progetti con ruoli autoriali ricoperti da donne e/o under 35 marchigiani.

“La prospettiva – dichiara la regista anconetana, psicologa e psicoterapeuta – è di raggiungere un pubblico sensibile non soltanto attraverso la proiezione dell’opera all’interno del circuito festivaliero nazionale e internazionale, ma anche attraverso l’attivazione di una serie di proiezioni abbinate a eventi radio, web e seminariali sul territorio, dal taglio psicologico e sociale, animati da professionisti della salute mentale. L’intento de “Le stanze di Altea” è infatti quello di offrire nuovi orizzonti sia nel sensibilizzare sia nell’accompagnare il pubblico a riflettere sul passaggio da una dimensione dell’esistenza sempre più introversiva e mediata dal social-web, ad una fondata su maggiore apertura”.

Il cortometraggio, interamente girato nelle Marche, ad Ancona, ha per interpreti Roberta Sarti, Laura De Carlo e Serena Severini. La direzione della fotografia è di Henry Secchiaroli, il suono in presa diretta di Michele Conti, le scenografie di Chiara Giannini, trucco e parrucco di Martina Papa e Morena Franciotti – Joelle.

L’opera, attualmente in fase di montaggio, vedrà la luce nei prossimi mesi.

SINOSSI
Altea, giovane venticinquenne che rimane chiusa nella propria abitazione a causa della pandemia, cercando una via di fuga dall’isolamento e dal disagio, entra in contatto online con un gruppo spirituale parareligioso.
Esperienze di guarigione e riti di purificazione la porteranno a una sempre maggiore perdita di contatto con la realtà, in un crescendo di situazioni che trasformeranno la sua esistenza in modo imprevedibile e drammatico, fino a un’inaspettata possibilità di fuga dal mondo virtuale e allo svelarsi di nuovi possibili orizzonti.

Marche Film Commission per il sostegno all’audiovisivo

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