San Benedetto Movie Star: cinema e identità di un territorio
Benedetto del Tronto nell'area dell'Ex Galoppatoio hanno avuto come obiettivo comune la valorizzazione dell'identità della cittadina rivierasca attraverso alcune delle grandi passioni che la animano: la partecipazione calcistica, la centralità del mare e della pesca e la recente posizione di protagonismo raggiunta da SBT sul piccolo e grande schermo.
I tre incontri sono stati apprezzati da tutti gli intervenuti oltre che dagli organizzatori, a partire dal Sindaco di San Benedetto Pasqualino Piunti e l’Ass.re alla Cultura Annalisa Ruggieri, e anche il vicesindaco Pierluigi Tassotti con deleghe alle Politiche del Turismo, che hanno fortemente voluto e realizzato la manifestazione in stretta collaborazione con la Fondazione Libero Bizzarri e con Marche Film Commission – Fondazione Marche Cultura – che ha ideato il format per Regione Marche Servizio Turismo.
Un pubblico attento ed emozionato ha seguito gli appuntamenti che hanno sviluppato un racconto appassionante e appassionato reso più vivido dalle parole commosse delle numerose testimonianze dei presenti. Ha così ripreso vita il mitico Stadio Ballarin, nella prima serata “Il Cinema fa goal” che ha legato insieme storia e memoria della città, del calcio e anche del cinema che ha spesso visitato SBT, a volte per caso o legami personali, oltreché per l’innegabile bellezza dei luoghi. A mettere in moto questo racconto collettivo, il singolare documentario “L’ultima partita di Pasolini” di Giordano Viozzi, sostenuto da Regione Marche – Fondi POR-FESR 2014-20 e Marche Film Commission – Fondazione Marche Cultura. Il film, che ha ottenuto riconoscimenti e passaggi televisivi prestigiosi (Sky Arte) colpisce per la sua capacità di proporre prospettive così diverse della città di San Benedetto grazie allo sguardo rigoroso di Pier Paolo Pasolini che lascia, non sapendolo, un ricordo indelebile di sé giocando qui il 14 settembre del 1975 la sua ultima partita di calcio: nel novembre dello stesso anno verrà infatti assassinato.
Davvero commovente e commossa la seconda serata della rassegna “San Benedetto in onda” dedicata alla prima proiezione pubblica di “Dirò del Rodi“, l’emozionante documentario di Rovero Impiglia e Giacomo Cagnetti (in onda su Rai Storia) sulla tragedia del motopeschereccio Rodi nel Natale del 1970, un dramma ancora vivo e aperto nella memoria dei sanbenedettesi e dei loro parenti. Ad accompagnare il racconto la presenza sul palco della “voce fuori campo” Sebastiano Somma che tanta emozione ha regalato alle immagini del filmato, coadiuvato dal giornalista RAI Attilio Romita.
“Questo ci premeva” – dice Anna Olivucci resp. MFC – FMC – “mostrare e promuovere il patrimonio cineaudiovisivo che la regione detiene, talvolta inconsapevolmente, proiettando materiali video spesso preziosi, originali, emozionanti e innovativi, prodotti da autori locali o su realtà d’interesse regionale e sostenuti dalla Regione o da enti pubblici e che tuttavia non avevano ancora trovato adeguata promozione proprio all’interno della regione di appartenenza. Perché siamo convinti che dalla suggestione e dalla bellezza del cinema possano prendere spunto una serie di iniziative capaci di creare chiarezza identitaria e perciò promozione turistica fondata, specifica e non generalista.”
La rassegna si è conclusa con una divertente serata condotta dalla giornalista televisiva Marzia Roncacci, all’insegna di “San Benedetto nel Cinema” ripercorrendo l’evoluzione di un’immagine filmica dalle prime testimonianze buffe e “pecorecce” degli stereotipi proposti dal cinema generalista, ad una presenza più matura e consapevole capace di affiliare il pubblico attraverso una serialità di enorme successo come “Scomparsa” di Fabrizio Costa, con Vanessa Incontrada, ma anche lungometraggi in cui spesso San Benedetto del Tronto ha rappresentato l’elemento indimenticabile e di grande suggestione, come “Mio Papà” di Giulio Base, con Giorgio Pasotti e Angela Finocchiaro fino ad arrivare al recentissimo (di prossima uscita) “Digitare il Codice Segreto” con Neri Marcoré e Paola Minaccioni, sempre per la regia di Fabrizio Costa, riproponendo anche gli spot promozionali di qualche anno fa che la Regione Marche ha realizzato (sempre per la regia di Impiglia e Cagnotti) con testimonial Neri Marcoré.
Marche Film Commissionper il sostegno all’audiovisivo
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