Abracadabra! Popsophia accende Ancona con quattro giornate tra filosofia, magia e spettacolo
Fondazione Marche Cultura patrocina l’edizione 2025 del festival nazionale di filosofia pop, dall’8 all’11 maggio al Teatro delle Muse
Filosofia, musica dal vivo, cinema e spettacolo si intrecciano a teatro: Popsophia torna ad Ancona dall’8 all’11 maggio 2025 con quattro giornate all’insegna della magia. Un’edizione potente e suggestiva, che trasformerà il Teatro delle Muse in un palcoscenico dedicato al pensiero contemporaneo e all’immaginario collettivo, tra incontri pomeridiani con autori e philoshow serali capaci di incantare il pubblico con riflessioni e visioni.
Il Teatro delle Muse di Ancona
Patrocinata da Fondazione Marche Cultura, la rassegna anconetana si conferma un evento di rilievo nel panorama culturale nazionale, capace di coniugare contenuti filosofici e linguaggi pop. Tra gli ospiti attesi: Carlo Massarini, Simone Regazzoni, Licia Troisi e Gennaro Carillo.
Il festival si svilupperà in due spazi distinti all’interno del Teatro delle Muse: – il Ridotto, per gli appuntamenti pomeridiani con gli autori; – la sala principale, per i philoshow serali, spettacoli originali che fondono musica dal vivo, immagini cinematografiche e parole.
Grande successo di pubblico: a meno di due ore dall’apertura del portale di prenotazione online, tutte le disponibilità sono andate esaurite. Il pubblico arriverà da ogni parte d’Italia: Piemonte, Veneto, Lazio, Campania, Sicilia, Puglia e molte altre regioni. Una partecipazione che conferma la portata nazionale del festival e il suo ruolo crescente come motore di attrattività culturale e turistica per la città di Ancona.
Ricordiamo che il biglietto gratuito garantisce l’ingresso fino a 15 minuti prima dell’inizio degli spettacoli. In caso di mancato check-in, i posti verranno riassegnati agli spettatori eventualmente presenti in attesa.
Il pubblico arriva da tutta Italia, con registrazioni dal Piemonte, dal Veneto, dal Lazio, dall’Abruzzo, dalla Campania, dalla Sicilia, dalla Puglia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lombardia. Una varietà geografica che rende evidente la portata nazionale del festival che si conferma non solo come un appuntamento culturale di rilievo, attrattivo e coinvolgente, ma anche come un potente volano turistico per la città.
“Abracadabra”: a Popsophia, un viaggio nel mistero e nell’intangibile
Sono tre le produzioni originali che Popsophia presenta ad Ancona per il festival nazionale 2025 dal suggestivo titolo “Abracadabra”. Tre spettacoli, tre mondi, un unico filo conduttore: il pensiero filosofico che si riversa nella musica, nel cinema e nella letteratura contemporanea. Attraverso tre angolazioni differenti: la musica esoterica di Franco Battiato, il pensiero magico e inquieto di registi come Fellini, Sorrentino e David Lynch e la letteratura fantasy e la magia in serie tv e film.
Si comincia venerdì 9 maggio con “Un centro di gravità permanente. La musica esoterica di Battiato”, uno spettacolo che rende omaggio al genio di Franco Battiato, artista inclassificabile, mistico e pop allo stesso tempo. Tanta spiritualità era presente nei suoi testi, elaborati con filosofi veri e propri come Mauro Sgalambro che firmò anche quello forse più noto “La cura”, fino a George Gurdjieff che posò l’esoterismo sulla infinita voglia di creare di Battiato.
Lo spettacolo, ideato da Lucrezia Ercoli con la regia di Riccardo Minnucci, vede la partecipazione di Carlo Massarini, che esplorerà i testi più densi e visionari del cantautore siciliano, accompagnato dalle esecuzioni live della band Factory e dalle coreografie della compagnia di danza EAD Company Concept, novità del festival, che renderà ancora più suggestiva la performance sul palco con un corpo di ballo composto da 6 ballerini e ballerine che danzerà con coreografie inedite sui brani in scaletta eseguiti dalla band.
Sabato 10 maggio spazio al cinema con “Realismo magico. Il cinema visionario da Fellini a Lynch”, un viaggio tra sogno e realtà, da 8½ e Amarcord a Twin Peaks e Blue Velvet, passando per La grande bellezza. Guidati da Lucrezia Ercoli e Gennaro Carillo, con le musiche di Rota, Piovani e Badalamenti, i video montaggi di Riccardo Minnucci, le coreografie ideate da Letizia Francioni e le riflessioni che intrecciano Vico e il pensiero magico, il pubblico sarà immerso in un’esperienza filosofica al confine tra immaginazione e verità.
Domenica 11 maggio chiude la trilogia ed il festival “Incanti e incantesimi. Dal Signore degli Anelli a Harry Potter”, un omaggio alle grandi saghe fantasy che hanno riscritto l’immaginario contemporaneo. Tra draghi mostruosi, formule magiche e paesaggi fantastici, Popsophia porterà sul palco un viaggio tra letteratura e cinema accompagnato da Licia Troisi, astrofisica e autrice fantasy, e dal filosofo Simone Regazzoni, per riflettere sul potere e sul significato della magia e della parola. La band Factory eseguirà brani magici come “Rains of Castamere” dal Trono di Spade o “Defying Gravity” tratta da Wicked.
Il programma di Popsophia 2025
Se la magia fosse più di un trucco? Se fosse un ponte tra filosofia, esoterismo e cultura pop? È questa la formula di Popsophia 2025, che dall’8 all’11 maggio porta al teatro delle Muse, mescolati come in un calderone alchemico, gli ingredienti che danno vita alla pozione che unisce cultura, intrattenimento, arte e nuove tecnologie.
Abracadabra, tema dell’edizione 2025 si snoda attraverso un calendario fitto di incontri, spettacoli e approfondimenti per esplorare il legame tra filosofia e magia nella contemporaneità.
Il cuore del festival sono le quattro giornate, dalle 17 a notte fonda, con tanti incontri pomeridiani e tre nuovi philoshow serali. Ogni sala e spazio delle Muse verrà allestito per il festival: dal teatro principale che ospiterà i grandi spettacoli musicali prodotti da Popsophia con la direttrice artistica Lucrezia Ercoli, la regia di Riccardo Minnucci, le esecuzioni live della band “Factory” composta da 11 musicisti e le coreografie del corpo di ballo di “Espressione Arte Danza”, al Ridotto, palcoscenico degli incontri pomeridiani.
Ma “Abracadabra” apre anche spazi meno noti del teatro dorico come le sale Melpomene, Clio e Talia che ospiteranno i laboratori, installazioni artistiche, mostra virtuale coi visori VR e perfino il foyer diventerà contenitore speciale per le rassegne del festival. Tra gli ospiti attesi molti artisti, scrittori e filosofi che si misureranno con questioni di grande fascino: dall’astrologia ai virtual influencer, dall’intelligenza artificiale ai tarocchi, dagli sciamani antichi ai maghi contemporanei.
Ogni giornata sarà contraddistinta da un tema diverso: si inizia con le “arti magiche” per far emergere l’importanza del pensiero magico nell’arte visiva, il venerdì si indaga l’“Italia magica” tra le ricerche dell’antropologo Ernesto de Martino e i misteri dello scrittore Dino Buzzati; il sabato è il momento dei nuovi “dei digitali” per comprendere le tecnomagie della realtà virtuale che ci affascinano e ci preoccupano; domenica si chiude con il tema “esoterismo pop” per scrutare la persistenza di tradizioni antiche come la lettura degli astri nel mondo disincantato in cui viviamo.
Tra gli ospiti che interverranno: Paolo Agaraff, Giacomo Binnella, Guerini Nucci Bovalino, Giulia Ciarapica, Giorgiomaria Cornelio, Annalisa Di Nuzzo, Massimo Donà, Fabio Filippetti, Evita Greco, Alessandro Morbidelli, Melissa Panarello, Marco Rocchi, Davide Sisto, Vincenzo Valentino Susca, Ivan Talarico, Valentina Tanni, Emanuele Trevi, Matteo Trevisani.
Tre i philoshow inediti, uno dedicato al misticismo esoterico delle canzoni di Franco Battiato con Carlo Massarini, uno sul tema cardine del festival il Realismo magico nel cinema da David Lynch a Federico Fellini con Gennaro Carillo e infine uno sull’immaginario pop delle saghe dal Signore deli Anelli a Harry Potter, assieme a Licia Troisi e Simone Regazzoni.
Un pre-festival con la rassegna e presentazione di libri in collaborazione con la libreria Fogola dedicata all’Ancona Esoterica tra architettura e letteratura. Tornano, potenziati, anche i laboratori della consulenza filosofica a cura di “Sophratica” con le pozioni di filosofia per bambini e per adulti.
Popsophia 2025: le dichiarazioni
«E’ un programma densissimo che riempie completamente il teatro delle Muse – commenta la direttrice artistica Lucrezia Ercoli– con i nostri temi che per l’occasione affrontano vari aspetti del mondo magico. Siamo felici di essere riusciti a coinvolgere tantissime realtà e aver radicato ancora di più il festival ad Ancona. Tutti gli incontri saranno ad ingresso gratuito con prenotazione dal 28 aprile e vogliamo rassicurare tutti gli spettatori perché la nuova location consentirà un afflusso maggiore permettendo davvero a tutti di usufruire dei nostri appuntamenti».
«Popsophia si inserisce nel panorama culturale di Ancona come un evento di primaria importanza – ha sottolineato il sindaco Daniele Silvetti – fortemente voluto e sostenuto dall’Amministrazione comunale. Non solo un appuntamento atteso, ma un’iniziativa che l’amministrazione ha scelto con l’obiettivo di rendere la città protagonista di una manifestazione culturale di rilievo nazionale».
E aggiunge: «Il festival trova la sua cornice ideale nel Teatro delle Muse, luogo simbolo della città e tempio della cultura e apre la stagione culturale e turistica non solo di Ancona, ma dell’intera regione Marche. Popsophia rappresenta quindi un segnale forte e chiaro della volontà del Comune di posizionare Ancona al centro del dibattito culturale, rendendola un punto di riferimento nella riflessione sulle idee che attraversano il panorama contemporaneo».
«Popsophia 2025, con il suo tema “Abracadabra”, incarna la vocazione della cultura che, attraverso un sapiente gioco di narrazione e sperimentazione, diventa magica e popolare capace di influenzare il dibattito pubblico e l’immaginario collettivo – ha aggiunto Marta Paraventi assessore alla Cultura del comune di Ancona. Il Comune di Ancona ha voluto che questo evento trovasse nel Teatro delle Muse la sua casa naturale, un luogo che esalta il valore del festival e ne amplifica il messaggio, rendendo Ancona il palcoscenico di un confronto culturale di portata nazionale. Il festival infatti non è solo un momento di spettacolo, ma un laboratorio di idee che si sviluppa attraverso format innovativi, capaci di coniugare filosofia, musica e multimedialità in un linguaggio accessibile e coinvolgente».
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